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Remottis Welten – mostra dal 15/01 al 22/03

A 50 anni dal suo primo soggiorno nella capitale tedesca in qualità di borsista del DAAD, l’Istituto Italiano di Cultura ospita una retrospettiva su Remo Remotti (Roma, 1924-2015), uno tra i personaggi più interessanti, seppur meno noto al grande pubblico, della scena culturale italiana della seconda metà del Novecento. La mostra inaugurerà martedì 15 gennaio alle ore 19.

A cura di Gianluca Marziani, l’esposizione raccoglie le carte, i disegni, opere materiche, scultoree, i racconti a fumetti e gli appunti figurativi della vita di Remo Remotti tra verità e finzione. Remotti scriveva, disegnava, dipingeva, manipolava, costruiva, recitava, declamava, partecipava; entità umana per molti indefinibile, genericamente radicale e controcorrente, la cui opera sfugge al margine delle categorie, attraversa i generi per ribaltarli nel loro contrario, in sintonia con un certo clima anni Sessanta, quando le contaminazioni linguistiche erano spontanee e realmente innovative.

Remotti è nato a Roma. Dopo una formazione da giurista, emigra per 7 anni in Perù, dove scoprirà la sua passione per l’arte. Tornato in Italia, Remotti è nel corso degli anni Sessanta a Milano, dove ha modo di frequentare la scena culturale ed esporre le sue prime opere in gallerie private. Si trasferisce in Germania dal 1968 al 1971 e diventa assistente di studio di Emilio Vedova. Ristabilitosi in Italia, inizia l’attività di autore teatrale nonché di attore, grazie all’amico Renato Mambor, e conosce così Marco Bellocchio. Numerose saranno le partecipazioni in opere cinematografiche, fino all’incontro con Nanni Moretti. Remotti continua l’attività di artista visivo, esponendo tra l’altro alla Quadriennale di Roma. Lavora tra gli altri con Carlo Mazzacurati, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Francis Ford Coppola, Nanni Loy, Aurelio Grimaldi, Maurizio Nichetti, Enzo de Caro, Christian De Sica, Francesco Nuti, Carlo Verdone, Silvio Soldini, Massimiliano Bruno. Si esibisce in spettacoli dal vivo, continua l’attività di attore, artista visivo, scrittore. Muore e Roma nel 2015.

Nel 2014 e nel 2016, rispettivamente in occasione dei 90 anni di Remotti e a un anno dalla sua morte, vengono organizzate due rassegne curate da Gianluca Marziani, di cui una al Museo MACRO di Roma, volte a far conoscere, a margine del suo carattere di paroliere militante, l’attività di artista di quadri chiodati e sculture dai colori acrilici. È nel segno di questa rilettura che si inserisce l’esposizione presso l’Istituto Italiano di Cultura, con l’intenzione di riportare Remotti nella città che tanto ha amato. A questo proposito, la mostra sarà accompagnata da due documentari video che testimoniano il legame tra l’artista e la capitale tedesca.

#disegnami

Mostra
REMOTTIS WELTEN

Vernissage 15 gennaio 2019, ore 19 
Sarà presente il curatore Gianluca Marziani

Istituto Italiano di Cultura Berlino

La mostra dura fino al 22 marzo.
Orario di apertura: lun, mar, ven 10-14, mer, gio 10-16