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WANDA MARASCO: AM HÜGEL VON CAPODIMONTE

18. internationales literaturfestival berlin 2018
http://literaturfestival.com/ 
 
Wanda Marasco 
Am Hügel von Capodimonte 
aus dem Ital. von Annette Kopetzki 
Peter Zsolnay Verlag 2018;
Originale: La compagnia delle anime finte,
Neri Pozza editore 2017
 
Lettura & colloquio
[italiano, tedesco]
 
12 settembre 2018, ore 21:00 
Literaturen der Welt
Haus der Berliner Festspiele [Mittelbühne]
Autrice Wanda Marasco
Moderazione Luigi Reitani
Lettura Stella Adorf
Biglietti 8 Euro / ermäßigt 6 / Schüler 4
Kasse im Haus der Berliner Festspiele (Montag bis Freitag: 14.00–18.00 Uhr)
Schaperstr. 24, 10719 Berlin
Tel +49 (0)30 254 89-100
Fax +49 (0)30 254 89-230
E-Mail ticketinfo@berlinerfestspiele.de
 

Dalla collina di Capodimonte, la «Posillipo povera», Rosa guarda Napoli e parla al corpo di Vincenzina, la madre morta.
Le parla per riparare al guasto che le ha unite oltre il legame di sangue e ha marchiato irrimediabilmente la vita di entrambe.
Immergendosi «nelle viscere di un purgatorio pubblico e privato», Rosa rivive la storia di sua madre: l’infanzia povera in un’arida campagna alle porte della città; l’incontro, tra le macerie del dopoguerra, con Rafele, il suo futuro padre, erede di un casato recluso nella cupa vastità di un grande appartamento in via Duomo; il prestito a usura praticato nel formicolante intrico dei vicoli, dove il rumore dei mercati e della violenza sembra appartenere a un furore cosmico.
È una narrazione di soprusi subìti e inferti, di fragilità e di ferocia. Ed è la messinscena corale di molte altre storie, di «anime finte» che popolano i vicoli e, come attori di un medesimo dramma, entrano sulla ribalta della memoria: Annarella, amica e demone dell’infanzia e dell’adolescenza, Emilia, la ragazzina che «ride a scroscio» e torna un giorno dal bosco con le gambe insanguinate, il maestro Nunziata, utopico e incandescente, Mariomaria, «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata», Iolanda, la sorella «bella e stupetiata»…
«Anime finte» che, nelle profondità ipogee di una città millenaria, sono segnate tutte, come Vincenzina e come la stessa Rosa, da un guasto che attende una riparazione. Riparazione che, nelle pagine finali del libro, giunge inaspettata ad accomunare Rosa e Vincenzina in un medesimo destino. 
Dopo l’acclamato Il genio dell’abbandono, Wanda Marasco torna a raccontare Napoli e i segreti della sua commedia umana con un romanzo dalla lingua potente e poetica, cosí materica e allo stesso tempo cosí indomitamente sottile.
 
Wanda Marasco è nata a Napoli, dove vive. Diplomata in Regia e Recitazione all’Accademia d’arte drammatica «Silvio D’Amico» di Roma, è autrice di romanzi e di raccolte poetiche. Ha ricevuto il Premio Bagutta Opera Prima per il romanzo L’arciere d’infanzia (Manni editore, 2003), prefato da Giovanni Raboni, e il Premio Montale per la poesia con la raccolta Voc e Poè (Campanotto 1997). Ha lavorato in teatro come regista e autrice; in questo doppio ruolo ha messo in scena l’Asino d’oro di Apuleio e, con Quei fantasmi del presepe, una rivisitazione del teatro di Eduardo, oltre al poemetto Tre donne di Sylvia Plath e a Tutti quelli che cadono e Giorni felici di Samuel Beckett. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, spagnolo, tedesco e greco. Il genio dell’abbandono è stato finalista alla prima edizione del Premio letterario Neri Pozza.
Wanda Marasco è una dei 12 finalisti del Premio Strega 2015

In collaborazione con internationales literaturfestival berlin

  • Organizzato da: internationales literaturfestival berlin
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura Berlino