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Barbara Carnevali, Federico Vercellone: L’arte pubblica nella metropoli

#artepubblica # filosofia 

Ciclo
Arte e spazio pubblico

Dialogo 1
L’arte pubblica nella metropoli
Con
Barbara Carnevali e Federico Vercellone
 
Qual è il significato dell’arte pubblica nel nostro tempo? Ha il compito di fissare simboli e di scoprire o meglio di instaurare luoghi abitabili nell’universo contemporaneo e articolato in una pluralità di villaggi, e reso desolato dai troppi non-luoghi. Ne discutono due studiosi di estetica, convinti che l’arte pubblica sia una chance importante non solo dal punto di vista artistico, ma anche da quello politico. 

Introduce
Maria Carolina Foi

Giovedì 10 novembre 2022
ore 19:00
Istituto Italiano di Cultura Berlino 

Barbara Carnevali è Directrice d’études presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Si occupa in particolare dei rapporti tra estetica, società e politica (“estetica sociale”) e delle forme della soggettività contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: Romanticismo e riconoscimento. Figure della coscienza in Rousseau (Bologna 2004); Le apparenze sociali. Una filosofia del prestigio (Bologna 2012), di cui si segnala l’edizione in lingua inglese ampiamente rivista e aggiornata: Social Appearances. A Philosophy of Display and Prestige (New York 2020). I suoi articoli sono apparsi in diverse riviste internazionali come Annales, Critique, Revue de métaphysique et de morale, WestEnd. Neue Zeitschrift für Sozialforschung. Attualmente sta completando un libro sui legami tra estetica, economia e politica nel design industriale italiano degli anni Sessanta.

Federico Vercellone è professore ordinario di Estetica all’Università di Torino. Le sue ricerche analizzano il rapporto tra l’estetica e l’ermeneutica filosofica, la storia del nichilismo europeo e la tradizione del romanticismo tedesco. I suoi lavori più recenti si concentrano sulla teoria dell’immagine, gli studi visuali e l’idea di morfologia. È autore di numerosi volumi tradotti in molte lingue: Introduzione a Il nichilismo (Laterza, 1992); Nature del tempo. Novalis e la forma poetica del romanticismo tedesco (Guerini & Associati, 1998); Estetica dell’Ottocento (il Mulino, 1999); Morfologie del moderno. Saggi di ermeneutica dell’immagine (il Melangolo, 2006); Oltre la bellezza (il Mulino, 2008); Pensare per immagini (Bruno Mondadori, 2010, con Olaf Breidbach); Le ragioni della forma (Mimesis, 2011); Dopo la morte dell’arte (il Mulino, 2013); Il futuro dell’immagine (il Mulino, 2017); Simboli della fine (il Mulino, 2018); Glossary of Morphology (Springer, 2020; curato con S. Tedesco); L’archetipo cieco (Rosenberg & Sellier, 2021).

È richiesta l’iscrizione via Eventbrite
 
In lingua italiana con traduzione simultanea