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Settimana della cucina italiana – Il gusto come compito: educarsi al gusto come impegno infinito

Conferenza di Nicola Perullo (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, Pollenzo)
  
In questa fase storica, è abbastanza accettato concepire il gusto come cultura. È vero, il gusto è cultura, ma questo fatto chiude davvero la questione, tranquillizzandoci, oppure, piuttosto, necessita di qualche chiarimento e riflessione ulteriore? Che cosa è una cultura?
  
Si è soliti pensare al gusto come un senso tra i cinque, ma il gusto è un sistema complesso che coinvolge tutto il nostro sentire/pensare, tutti i sensi e tutta la conoscenza. Questa complessità è il punto di partenza per ripensare il gusto in chiave ecologica e attiva: non come un set di regole date da imparare e applicare, ma come una continua negoziazione con il flusso dell’esperienza. Il gusto si compone e si ricompone continuamente, evolve e si modifica in base a ciò che va incontro. Da questo punto di vista, il gusto è un compito che implica consapevoli scelte estetiche ed etiche, ma anche ampie aree di non riflessività legata alle biografie e alle società nelle quali l’esperienza è inserita. In questa prospettiva, il gusto è uno strumento educativo formidabile, perché consente di sviluppare una sensibilità e una consapevolezza per se stessi e per le differenze con gli altri. Il gusto chiama alla responsabilità e a una visione delle relazioni improntata alla saggezza e all’empatia.
 

#settimanadellacucina

gio. 21 novembre 2019, ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura di Berlino
 
In lingua italiana con traduzione simultanea

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Berlino