#dalvivo
Dopo la produzione “Kristo”, basata sul linguaggio del corpo che accompagna le parole, Zappalà con Cultus, ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi. A ispirare musicalmente questa nuova creazione sono le meravigliose atmosfere delle musiche di David Lang, le voci dell’opera The Little Match Girl Passion composta nel 2007, vincitrice del premio Pulitzer per la musica nel 2008; voci che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre originariamente ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, e che certamente hanno un riferimento nella Passione secondo Matteo di Bach.
Nella nuova creazione la fiaba di Andersen è parte dell’ispirazione musicale perché protagonista sarà la danza astratta, pura, ad essere protagonista assoluta. L’ispirazione arriva a Zappalà indirettamente anche da Bach e dalla sua Passione secondo Matteo, e dalla passione come sofferenza estrema che Cristo e l’uomo, ogni uomo, ogni donna, (ogni piccola fiammiferaia) porta con sé.
Cultus nasce da una necessità e da una sfida. Roberto Zappalà in questo lavoro sente l’esigenza di un confronto tra la danza e la parola per sottolineare non solo la continuità e i punti di contatto ma anche e, soprattutto, gli strappi e le differenze; un confronto che è anche uno scontro tra due forme espressive che l’artista ha affrontato spesso nel suo percorso artistico. La sfida – che è anche scommessa con se stesso, con la propria opera e il proprio percorso artistico – consiste nel trasformare in danza pura quello che, nella precedente creazione, era linguaggio testuale. Questo nuovo lavoro mette in atto la trasfigurazione di una drammaturgia in quadri emozionali di danza pura e, al contempo, propone un viaggio coreografico che procede dalla sofferenza causata dalla tortura, alla felicità della resurrezione. Un viaggio di varie tappe, transiti in movimento dove i corpi dei danzatori attraversano e si immergono nei vari stati dell’abbandono, della tenerezza, della gioia, dell’estasi. Della poesia. In Cultus la fisicità della danza, il suo trascendere il referenziale, fa navigare lo spettatore in un luogo “fluido” dove perdere la cognizione del tempo e contemporaneamente sentirsi partecipi di qualcosa di appassionante, in un’unica esperienza sensoriale. I corpi dei danzatori, donne e uomini, si abbandonano ad un movimento continuo porta in scena le “passioni” dei singoli e delle moltitudini. Usando il “mezzo” che più si addice ad una elaborazione coreografica, il corpo umano, la creazione si inserisce a pieno titolo nel progetto Transiti Humanitatis che da molti anni caratterizza il percorso artistico di Zappalà.
CULTUS
regia e coreografia Roberto Zappalà
musica ‘The Little Match Girl Passion’ di David Lang, musiche della tradizione popolare, William Shakespeare
da un’idea di Roberto Zappalà e Nello Calabrò
interpreti Giulia Berretta, Corinne Cilia, Filippo Domini, Laura Finocchiaro, Anna Forzutti, Silvia Rossi, Damiano Scavo, Erik Zarcone
assistente alle coreografie Fernando Roldan Ferrer
set, luci e costumi Roberto Zappalà
copricapo Veronica Cornacchini | acconciatore/parrucche Alfredo Danese
assistente produzione Federica Cincotti / management Vittorio Stasi | direzione tecnica Sammy Torrisi | ingegnere del suono Gaetano Leonardi | direzione generale Maria Inguscio
una coproduzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale, Fondazione Luzzati / Teatro della Tosse (Genova), Teatro Comunale di Modena
in collaborazione con TPE Fondazione Teatro Piemonte Europa (Torino), Visavì Festival /Artisti Associati (Gorizia), Festival Armonie d’Arte (Catanzaro)
con il sostegno di MiC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo
Venerdì 1 dicembre 2023 (Prima tedesca)
Sabato 2 dicembre 2023
ore 20:30
Halle Tanzbühne Berlin, Eberswalder Straße 10, 10437 Berlin
https://toula.de/
<VIDEO>
Biglietti: https://ticket.toula.de/cultus
Si prega di essere puntuali, non si può entrare in ritardo!
Organizzato da cie. toula limnaios con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura Berlino
Foto: Serena Nicoletti
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