Evento riservato alle classi scolastiche invitate!
#dalvivo
Spettacolo teatrale con
Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Giulia Trivero
Un progetto di Davide Carnevali per le scuole superiori di secondo grado
Produzione
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Giocando con il dispositivo del metateatro, i Sei personaggi entrano nelle aule degli istituti superiori durante una normale ora di lezione, in cerca adesso non di un autore, ma di followers: qualcuno che dia conferma e validità alla loro esistenza a partire da un like; qualcuno che li renda protagonisti non solo di una storia, ma anche di una story. Gli attori fanno riflettere ragazzi e ragazze sui concetti di personaggio, storia, rappresentazione; ma soprattutto sul rapporto tra il privato e il pubblico, tra la realtà e le finzioni, tra la vita quotidiana e il teatro.
Dopo la mattinata al Liceo Einstein, il progetto viene messo in scena in serata all’Istituto Italiano di Cultura di Berlino. A seguire un dialogo di Davide Carnevali con Maria Carolina Foi.
Davide Carnevali, nato nel 1981, è autore, regista e teorico. I suoi testi hanno vinto diversi premi, tra cui il Premio Riccione per il Teatro e il Theatertreffen Stückemarkt. Attualmente è artista associato del Piccolo Teatro di Milano.
In lingua italiana
Evento riservato alle classi scolastiche invitate!
Con il sostegno di
Fondazione Banca del Monte di Lombardia
In collaborazione con
Ufficio Scuola dell’Ambasciata d’Italia
Nell’ambito del progetto II teatro tiene banco del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
www.piccoloteatro.org
INTRODUZIONE ALLO SPETTACOLO
Giocando con il dispositivo del metateatro, i Sei personaggi entrano nelle aule degli istituti superiori durante una normale ora di lezione, in cerca adesso non di un autore, ma di followers: qualcuno che dia conferma e validità alla loro esistenza a partire da un like; qualcuno che li renda protagonisti non solo di una storia, ma anche di una story. Durante l’ora di lezione del professore Capocomico, il Padre, la Madre, la Figliastra e il Figlio creati da Pirandello introducono alla classe il loro dramma personale, facendo riflettere ragazzi e ragazze sui concetti di “personaggio”, “storia”, “rappresentazione”; ma soprattutto sul rapporto tra il privato e il pubblico, tra la realtà e le finzioni, tra la vita quotidiana e il teatro.
Perché, in fondo, anche se spesso poco consapevolmente, ogni giorno tutti e tutte abbiamo a che fare con la teatralità nelle nostre pratiche sociali: a scuola, in famiglia, tra amici e amiche… tendiamo sempre ad assumere un ruolo “per gli altri”. E questo avviene anche, naturalmente, quando utilizziamo i social media: attraverso le foto che postiamo e i commenti che pubblichiamo, costruiamo sempre un personaggio di noi stessi, una maschera, un’immagine pubblica che – come ben ricordava l’autore siciliano – non corrisponde mai al nostro vero “io”. Così, coinvolgendo ragazzi e ragazze nel gioco del teatro nel teatro, prendiamo spunto dalle loro esperienze personali per indagare i meccanismi che stanno alla base della costruzione delle narrazioni. Cercando di farci diventare più consapevoli della responsabilità che implica rendere pubblica una determinata immagine di noi stessi o della realtà che ci circonda, e riflettendo sul valore di verità delle informazioniche generiamo, e a cui siamo esposti. Senza dimenticare che, sempre sulla falsa riga del teatro pirandelliano, la serietà di questi argomenti non può che passare per il filtro dell’umorismo e dell’ironia.
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