Siamo lieti di presentarvi un nuovo appuntamento della serie #Raffaello500, in occasione delle celebrazioni del 500esimo anniversario della morte di Raffaello.
Giovedì 4 giugno, la dottoressa Cecilia Frosinini, storica dell’arte e restauratrice presso il prestigioso Opificio delle Pietre Dure di Firenze, terrà una video conferenza in diretta Zoom con il nostro istituto.
Indirizzo di saluto: Michela De Riso, Istituto Italiano di Cutura di Berlino
Introduzione: Dagmar Korbacher, Kupferstichkabinett – Staatliche Museen zu Berlin
Trovate qui il video dell’incontro:
L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha la fortuna di aver effettuato una lunga serie di esperienze di ricerca e restauro sulle opere di Raffaello, nel corso dei decenni. Si ricorda sinteticamente che per la grande mostra del 1984, Raffaello a Firenze. Dipinti e disegni delle collezioni fiorentine, l’istituto si occupò della conservazione e del restauro di ben dieci dipinti delle Gallerie fiorentine: i ritratti di Agnolo e Maddalena Doni, la Madonna del Granduca, la Gravida, il Ritratto di Fedra Inghirami, la Madonna della seggiola, la Madonna dell’Impannata, il Ritratto di donna detta ‘La velata’, della Galleria Palatina, e l’Autoritratto e il Ritratto di giovane con il pomo, degli Uffizi. In quell’occasione l’OPD impiegò in maniera innovativa gli strumenti della diagnostica allora disponibili e la propria competenza tecnica per una più approfondita conoscenza della natura delle opere, dandone conto in catalogo ed aprendo così a quell’impostazione metodologica, proseguita dalle generazioni successive, che vede il progetto di restauro come un progetto di studio, i cui risultati devono essere messi a disposizione della comunità scientifica.
La Madonna del Baldacchino, grande pala lasciata incompiuta da Raffaello alla sua partenza per Roma, venne studiata e restaurata nel 1991.
Nel 2008 fu la volta della Madonna del Cardellino e nel 2015 del restauro de La Muta.
Nel 2017 ebbe luogo il nuovo restauro della Madonna dell’Impannata che nello stesso anno fu al centro di una grande mostra all’Albertina di Vienna.
E nel 2019 il restauro del Ritratto di Leone X con i due nipoti cardinali, esposto alla mostra delle Scuderie del Quirinale, appena riaperta.
Ancora studi e ricerche sono stati compiuti, che non hanno necessariamente portato al restauro delle opere, come quelle per la Madonna del Granduca; o quelle sistematiche sulla riflettografie delle grandi opere fiorentine (ma non solo) che hanno offerto una matura lettura dell’underdrawing dell’artista, studiandolo in concomitanza e dialettica con il suo vasto corpus di disegni su carta.
Questa lunga serie di interventi e ricerche ha permesso di accumulare una ricca conoscenza sui materiali e le tecniche impiegate da Raffaello, consentendo di concentrare l’attenzione dello studioso sull’affascinante tema del rapporto tra tecnica e stile.
Cecilia Frosinini lavora dal 1990 come Storico dell’Arte presso l’Opificio delle Pietre Dure e presso i Laboratori di Restauro di Firenze, è stata membro del comitato Scientifico dell’Opificio delle Pietre Dure e a tutt’oggi è membro del Comitato di Gestione dello stesso Opificio. Riveste la carica di vice Direttore del settore di Restauro dei dipinti su tavola e su tela, nonché di Direttore del settore di restauro dei Dipinti Murali e dei Materiali Cartacei e Membranacei. Ha diretto numerosi importanti lavori di restauro, è autrice di molteplici articoli scientifici di argomento storico artistico, ed ha curato un grande numero di mostre storico-artistiche di notevole rilevanza.
(c) Opificio delle Pietre Dure di Firenze
http://www.opificiodellepietredure.it
In collaborazione con Staatliche Museen zu Berlin e Staatliche Kunstsammlungen Dresden
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