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Ciclo: Arte e spazio pubblico

#artepubblica #filosofia
 
A cura di Federico Vercellone 
 
In un mondo in cui si sa sempre più chi siamo e sempre meno dove siamo, l’arte pubblica svolge storicamente – in Italia ma non solo, e soprattutto a partire dagli ultimi decenni – un’azione politica e culturale insieme: individua nuovamente luoghi antichi che sembravano cancellati dalla barbarie di alcuni interventi urbani del passato e addirittura ne crea di nuovi, intervenendo su palazzi, piazze storiche o luoghi sovraffollati come le metropolitane di Napoli e di Berlino. Grazie ai suoi simboli l’arte pubblica tempera il nostro senso di smarrimento nel mondo, senza tuttavia metterlo mai a tacere.
 
Si prevedono cinque incontri che saranno volti a riprendere le diverse valenze culturali dell’arte nello spazio pubblico, dalla nuova monumentalità alla memoria dell’antico e alle sue metamorfosi, per venire all’apporto fondamentale dell’arte pubblica in ambito politico, dalla questione ecologica alla denuncia morale, all’invettiva, alla provocazione, fino all’arte che si propone come generatrice di comunità nuove. I dialoghi – che incroceranno in diverso modo artisti e personalità della scena filosofica, del mondo e della storia dell’arte – intendono mettere in luce il significato della responsabilità dell’arte nel nostro presente in ambito italiano ed europeo.
 
Incontri:

Giovedì 10/11 ore 19
Dialogo 1
Barbara Carnevali e Federico Vercellone
L’arte pubblica nella metropoli

Giovedì 24/11 ore 19
Dialogo 2
Carlo Olmo e Salvatore Tedesco
Costruire comunità. Tra politica e fantasia

Giovedì 1/12 ore 19
Dialogo 3
Giuseppe Penone e Danilo Eccher
Arte pubblica e memoria identitaria

Lunedì 5/12 ore 19
Dialogo 4
Francesco Arena e Georg W. Bertram
Dal privato al pubblico e viceversa