Furio Jesi scrisse Spartakus. Simbologia della rivolta già nel 1969, ma solo nel 2000 è stata pubblicata postuma la sua ricostruzione della rivolta spartachista a Berlino dell’inverno del 1918–19. Richiamando quella vicenda storica, Jesi approfondisce la differenza politica fondamentale tra rivoluzione e rivolta che contrassegna due temporalità.
Furio Jesi (1941–1980), chiamato poco prima della sua precoce scomparsa a ricoprire una cattedra prima presso l’Università di Palermo poi a quella di Genova, fu germanista, mitologo e traduttore. Tra le sue opere: Germania segreta. Miti nella cultura tedesca del ’900 (1967; 2018); Letteratura e mito (1968; 2002), Materiali mitologici. Mito e antropologia nella cultura mitteleuropea (1979; 2001); Cultura di destra (1979; 2011). Presso la casa editrice Bollati Boringhieri sono apparsi: Spartakus. Simbologia della rivolta (2000), Kierkegaard (2001) e Bachofen (2005) e da Quodlibet è uscito postumo il suo dialogo epistolare con K. Kerényi, Demone e mito. Carteggio 1964-1968 (1999).
Il curatore di Spartakus, Andrea Cavalletti, presenta Jesi per la prima volta in Germania.
Con
Andrea Cavalletti
in dialogo con
Frank Engster e Cinzia Rivieri
Martedì 23 aprile 2024
ore 19
Istituto Italiano di Cultura Berlino
Andrea Cavalletti insegna Storia della filosofia medievale all’Università di Verona. È autore di Class (Seagull Books, 2019), Vertigo. The Temptation of Identity (Fordham University Press, 2022) e curatore di opere di Furio Jesi.
È richiesta l’iscrizione via Eventbrite: https://furio-jesi.eventbrite.it
In lingua italiana e tedesca con traduzione simultanea
In collaborazione con l’Italienzentrum der Freien Universität Berlin, August Verlag e Bollati Boringhieri
Furio Jesi, Spartakus. Symbologie der Revolte, aus dem Italienischen von Frank Engster und Cinzia Rivieri, herausgegeben von Andrea Cavalletti, August Verlag 2024
Orig.: Furio Jesi, Spartakus. Simbologia della rivolta, a cura di Andrea Cavalletti, Bollati Boringhieri 2000