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Presentazione del libro
L’invenzione delle razze
(Bompiani 2018, Milano. Traduzione tedesca: Die Erfindung der Rassen. Aus dem Italienischen von Edmund Jacoby, Jacoby & Stuart 2021, Berlin)
Perché non possiamo non dirci africani
L’autore Guido Barbujani in dialogo con Stefan Klein
Introduzione: Maria Carolina Foi, direttrice Istituto Italiano di Cultura di Berlino
Gio. 17 giugno 2021
ore 20:00
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In lingua italiana e tedesca con traduzione simultanea
La parola razza è tornata di moda. Ma siamo sicuri di sapere cosa significhi esattamente? E abbiamo motivo di credere che la specie umana sia costituita da razze biologiche diverse, come i cani o i cavalli? E poi, quanto dipendono dai nostri geni i difficili rapporti fra persone di cultura od origine diversa e le disuguaglianze economiche e sociali? Questo libro, attraverso un percorso storicocritico di grande fascino culturale, ripercorre le tappe del dibattito sulle basi biologiche della diversità umana, dai primi tentativi di classificazione razziale fino ai moderni studi sul DNA. Ci racconta come la genetica sia riuscita a ricostruire le fasi più remote del cammino dell’umanità, dalle nostre origini africane alla colonizzazione dei cinque continenti, e come queste conoscenze smentiscano l’idea ottocentesca che l’umanità sia frammentata in gruppi biologicamente distinti, quei gruppi che in altre specie si chiamano razze.
Guido Barbujani ha lavorato in numerosi atenei in Italia e all’estero ed è professore di Genetica all’Università di Ferrara. Collabora con Il Sole 24 Ore. Ha scritto romanzi, come Questione di razza (premio Hemingway) e Tutto il resto è provvisorio, e numerosi saggi, tra cui ricordiamo L’invenzione delle razze (premio Merck-Serono e selezione Galileo), Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con Pietro Cheli), Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e di scienziati, Contro il razzismo (con Marco Aime, Federico Faloppa e Clelia Bartoli), Gli africani siamo noi (premio selezione Galileo), Il gene riluttante (con Lisa Vozza) e Il giro del mondo in sei milioni di anni (con Andrea Brunelli).
Stefan Klein ha studiato fisica e filosofia analitica a Monaco, Grenoble e Friburgo. Ha conseguito il suo dottorato e svolto ricerche sulla biofisica teorica prima di dedicarsi alla scrittura. I suoi libri sono diventati dei bestseller: La formula della felicità, Il tempo, L’eredità di Da Vinci, I sogni, Il tutto e il niente. Sulla bellezza dell’universo. È stato docente ospite presso le università di Heidelberg, Friburgo, Cottbus, San Gallo, Barcellona, Cambridge e Berlino.
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